Con l’emergere di urgenze ambientali e problemi sempre più complessi diventa prioritario sviluppare una cultura della prevenzione e gestione del rischio ambientale che integri le conoscenze dei tecnici, dei decisori e della popolazione coinvolta.

Questa integrazione delle conoscenze permette di imparare a convivere con le incertezze, senza paura e senza allarmismo e passare da una visione della natura come qualcosa da cui ci si deve difendere a una visione di convivenza e collaborazione con l’ambiente naturale.

In termini strettamente economici, sviluppare una cultura della prevenzione rappresenta un investimento perché il costo economico dell’anticipazione e gestione dei rischi è di gran lunga inferiore al costo del riparare i danni socio-eco-sistemici.

La gestione dei rischi ambientali richiede la compartecipazione di cittadini, decisori e tecnici. Questi tre gruppi hanno spesso immagini diverse dei pericoli ambientali e di cosa dovrebbe essere fatto per evitare o mitigare i possibili danni.

Per costruire una cultura della prevenzione è necessario analizzare e modificare i comportamenti collettivi. La formazione di una cultura del rischio ambientale necessita di una strategia di comunicazione trasparente e del coinvolgimento della comunità nella gestione del proprio territorio che possa svilupparsi nel tempo ed essere costantemente rinnovata. Si tratta di costruire un protocollo di interventi che aiutino cittadini, decisori e tecnici a sviluppare una comprensione condivisa dei rischi ambientali di un territorio, partendo dalla sua storia e immaginando collettivamente i possibili rischi futuri (es. fra 20, 30 o più anni).

Le visioni dei rischi e delle opportunità future devono essere adattate ai diversi cambiamenti che incidono su un territorio, sia fisici (geologici, ecosistemici) sia sociali, sia culturali ed economici (evoluzione demografica, dei consumi, evoluzione normativa, ecc.), in altre parole, considerando i feedback dei sistemi interessati.

Una formazione efficace per diffondere una cultura della prevenzione dovrebbe includere almeno tre fasi:

  • fase della ricostruzione del passato;
  • fase delle visioni del futuro;
  • fase delle analisi del presente e delle trasformazioni da realizzare.

Più la cultura della prevenzione si diffonde, più facile sarà sviluppare strategie anticipanti socialmente accettate.Coerenza e trasparenza della comunicazione sono fattori dirimenti, poiché si tratta di un processo di cambiamento sociale che coinvolge tutti. Organizzazioni della società civile, organizzazioni professionali, istituzioni pubbliche, istituti di ricerca e formazione, hanno tutti un ruolo da svolgere, una sinergia da ricercare.

Presentazioni del seminario "PERCORSI IDROGEOLOGICI: Conoscere il territorio per una convivenza sostenibile"

In evidenza

    “Carte della pericolosità” e "Carta di Sintesi del pericolo": adozioni preliminari e nuovi criteri

    Inserito: Martedì 06 Giugno 2017 10:32

      Carte della pericolosità” e "Carta di Sintesi del pericolo": adozioni preliminari e nuovi criteri

      Sala Conferenze – MUSE – Museo delle Scienze

      Corso del Lavoro e della Scienza, n°3, 38122 Trento​​​​​

      Venerdì 26 maggio 14.00 - 18.00

      A questo link http://www.naturalishistoria.it/media/documents/2017/06/06/Programma_convegno_da_S._Fait.pdf
      è possibile scaricare il pdf del programma

       

      Si ricorda che l’incontro si configura come anticipazione informativa per un secondo momento di formazione che sarà fissato entro 90 giorni, prima della fine del periodo di adozione.

      Verrà programmata una giornata di confronto/incontro interattiva tra professionisti e funzionari dei servizi proposti per una valutazione di sintesi, anche propositiva, sui contenuti della cartografia e sulle problematiche connesse per una loro corretta gestione.

       

      Gli Ordini Professionali facenti parte del gruppo P.E.N. si attiveranno per il riconoscimento dei crediti formativi sia relativamente alla prima, che alla seconda giornata.

       

      Si ricorda che il numero di posti disponibili è 120, da suddividere fra gli Ordini e Collegi che aderiscono alla proposta.

      Le iscrizioni per gli appartenenti agli Ordini e Collegi professionali  promotori, sono accolte nel portale dell’Ordine degli Architetti, fino a esaurimento dei posti disponibili (120) all’indirizzo:

       http://www.architettitrento.it/registrazionecorsi.php?codice=167

      Le iscrizioni sono state aperte martedì 23/05 ad ore 12.00.
       

      Per i Soci ordinari, iscritti al Gruppo P.E.N. saranno raccolte dalla SSNT.

       


    Management della sostenibilità e del turismo - Luned' 22 maggio, ore 17

    Inserito: Martedì 06 Giugno 2017 10:27

      Il Club per l’UNESCO di Trento, la Società di scienze naturali del Trentino, il Gruppo PEN - Progettare in Equilibrio con la Natura e il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento

      invitano la cittadinanza

      lunedì 22 maggio 2017 alle ore 17.00

      Sala Conferenze della Fondazione della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, via Calepina 1 a Trento

      alla conferenza

       

      Management della sostenibilità e del turismo

      prof.ssa Mariangela Franch, Responsabile della Laurea Magistrale in “Management della Sostenibilità e del Turismo” dell’Università di Trento

      Il Management della Sostenibilità e del Turismo si posiziona all’interno della nuova frontiera dell’economia e del management della sostenibilità. Obiettivo di questo approccio è gestire le risorse naturali, economiche e sociali di un territorio e valorizzarle senza comprometterne l’uso per le generazioni future. Per garantire un futuro all’economia locale e globale è quindi necessario ripensare la gestione delle imprese e delle organizzazioni in un’ottica di sostenibilità. La gestione sostenibile di imprese e organizzazioni richiede l’acquisizione di conoscenze multidisciplinari e la nuova Laurea Magistrale del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento è improntata a questo grazie a docenti appartenenti al gruppo di ricerca Erasmus attivamente impegnati, nella loro attività di ricerca, sui temi della sostenibilità dal punto di vista del management, dell’economia dell’ambiente, della ricerca quantitativa, della storia economica e della psicologia. L’Università di Trento inoltre su questa tematica ha aperto una collaborazione attiva con la Colorado State University di Fort Collins (USA), l’Università di San Gallo in Svizzera e con la Thompson Rivers University in Canada.

      Mariangela Franch è professoressa ordinario in Marketing presso il Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali dell’Università degli Studi di Trento (Italia) ed è coordinatrice del gruppo di ricerca Erasmus. I suoi interessi di ricerca hanno riguardato recentemente le ricerche di mercato online, l’analisi comportamentale del processo di decisione del turista, l’impatto delle ICT sul processo decisionale degli operatori turistici, i temi del turismo sostenibile. Ha pubblicato diffusamente nell’area del marketing e del management turistico, con più di 100 tra pubblicazioni su riviste internazionali, report istituzionali, capitoli di libri e monografie.


Archivio documenti

Programma della conferenza organizzata dal gruppo P.E.N. al MUSE il 24 novembre 2015

 

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Programma dettagliato della tavola rotonda "In equilibrio con la Natura"

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Verbale consiglio di gestione PEN del 28 maggio 2015

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Verbale consiglio di gesitone PEN del 30 settembre 2015

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Verbale consiglio di gestione PEN del 19 gennaio 2016

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Lettera di richiesta a Carlo Daldoss contenente richiesta di entrata a far parte dell’Osservatorio del paesaggio come previsto dal citato art.12 della L.P. 4 agosto 2015, n. 15.

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PERICOLI IDROGEOLOGICI
Conoscere il territorio per una convivenza sostenibile: elaborazione, lettura ed analisi dei dati territoriali

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Daldoss: "L'attenzione verso il territorio e la mappatura delle aree a rischio
è anche un fattore culturale"

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